Cybercrime

Attenzione ai furti di identità. Cosa fare per evitarli?

CybercrimeIl furto dell’identità o l’uso improprio di un’identità personale è un crimine che potrebbe causare serie conseguenze sia di carattere emotivo che finanziario.

Risulta prioritario tutelare nel migliore dei modi le proprie informazioni personali ed agire immediatamente nel caso si diventi vittima di un furto d’identità per minimizzare il più possibile i danni.

Il furto d’identità è solo un problema per persone che forniscono informazioni on-line?

Potrebbe succedere di essere vittima del furto della propria identità senza aver mai usato un dispositivo collegato a internet. Dei malintenzionati potrebbero essere in grado di ottenere informazioni (numeri di carte di credito, numeri telefonici, account ed indirizzi), per esempio, rubando il nostro portafoglio, ascoltando una nostra conversazione telefonica, curiosando nella nostra immondizia (pratica conosciuta come “dumpster diving”) o intercettando una ricevuta al ristorante. Un malintenzionato una volta in possesso di una certa quantità di informazioni, potrebbe impersonare la vittima per acquistare articoli on-line o per eseguire richieste di prestiti.

Internet è una vera fonte di informazioni personali. Molte società o istituzioni conservano informazioni circa i loro clienti in database installati in sistemi connessi ad internet non adeguatamente protetti.

“Suicidato” Guccifer per aver hackerato le email della Clinton

Hillary Clinton e Marcel Lazar LehelGuccifer, l’eroico hacker rumeno attualmente detenuto per esser penetrato nella posta personale di Hillary Clinton, è stato “suicidato” nella cella dove era detenuto in Virginia, negli Stati Uniti.

Guccifer, pseudonimo di Marcel Lazar Lehel, aveva 44 anni, era riuscito a violare la sicurezza informatica di siti governativi statunitensi e di altre persone importanti, smascherando i loro sordidi traffici.

Guccifer era riuscito a penetrare in molti profili, tra questi: Colin Powell, George Tenet, Richard Armitage, John Negroponte e vari membri della famiglia Rockefeller.

Il 20 marzo 2013, aveva violato con successo l’account di posta elettronica di Sidney Blumenthal, ex assistente di Bill Clinton. Rese pubblici appunti privati della corrispondenza tra Blumenthal e l’allora Segretario di Stato Hillary Clinton sugli eventi accaduti in Libia, tra cui la strage di Bengasi.

Nel mese di marzo 2016, dopo che gli USA erano riusciti a individuare il suo indirizzo IP, il governo degli Stati Uniti ne aveva chiesto l’estradizione. La Romania concesse l’estradizione temporanea per un periodo di diciotto mesi e fidandosi del paese alleato in seno alla Nato, Bucarest consegnò Guccifer alle autorità statunitensi che lo sottoposero alla prima udienza processuale del primo aprile scorso.

CryptoVirus cripta i nostri dati chiedendo soldi per decriptarli

CryptoVirus cripta i nostri dati chiedendo soldi per decriptarliSono i virus di nuova generazione. Evoluti e sofisticati. Codici che attivandosi sul nostro computer cifrano i file e li rendono inaccessibili.

Per la restituzione è necessario pagare un “riscatto” attraverso un pagamento in BitCoin, la moneta elettronica non tracciabile e difficile da munirsene in tempi rapidi, e più si tarda a pagare il riscatto e più aumenta la richiesta di denaro fino a pagare migliaia di euro. Non ci sono, al momento, soluzioni certe per recuperare le proprie informazioni colpite se non dietro un pagamento.

Seriamente preoccupante e decisamente da non sottovalutare. Ma procediamo con ordine.

Fino a qualche anno fà circolava, un Malware (attacco da software) che, attraverso una schermata, con tanto di logo della Polizia Postale o Guardia di Finanza, bloccava le funzionalità del PC e chiedeva un pagamento di un centinaio di euro, attraverso carta di credito, per sbloccare il computer. Infine, per intimorire l’utente, si asseriva falsamente che il pc conteneva materiale pedopornografico e se non avveniva il pagamento si procedeva con le indagini. Ovviamente non funziona cosi con le forze dell’ordine.

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