Crisi economica

La costituzione italiana mi autorizza a non pagare più le tasse...

La costituzione italiana mi autorizza a non pagare più le tasse...L’ART.53 DELLA COSTITUZIONE E L’ART.54 DEL CODICE PENALE MESSI INSIEME COSTITUISCONO UNA”BARRIERA” PER CHI È SOPRAFFATTO DALLE TASSE, MA NESSUNO VE LO DICE.

Art.53 della Costituzione

“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.”

Avete capito bene?

Bisogna pagare IN RAGIONE ALLA VOSTRA CAPACITÀ CONTRIBUTIVA, se non incassate non pagate…

Art.54 del codice penale

“Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo.”

L'Inps sta preparando nuove norme per i pensionati delocalizzati

Pensionati delocalizzatiRappresenta uno dei temi economici di cui mi interesso maggiormente e su cui ho avuto modo di indagare tanto sul fronte fiscale quanto su quello economico in più paesi: sto parlando della delocalizzazione della vecchiaia. Ho vissuto, lavorato e studiato in paesi che ne hanno fatto un proprio vanto nazionale, mi riferisco ad esempio a Malta, Cipro, Spagna e Portogallo che oggi rappresentano le principali destinazioni per delocalizzare non solo la propria attività, ma soprattutto la parte finale della propria vita almeno per noi cittadini europei.

Sono già stati scritti numerosi approfondimenti a riguardo negli anni passati, tuttavia desidero soffermarmi ulteriormente su questo tema visto quanto inizia ad aleggiare in Italia in riferimento all’aspetto finanziario ed economico di questo fenomeno che ovviamente impatta sull’intero comparto pensionistico italiano.

Andiamo per gradi. Si stimano oltre 473.000 pensionati italiani che vivono fuori dei nostri confini, i quali sono beneficiari di pensioni per oltre 1.2 miliardi di euro.

In Italia ditta licenzia per proporre 'contratti da autonomi' a 200 euro

Crisi del lavoroLa precarietà oggi è la componente principale del mondo del lavoro in cui dietro la maschera di lavoratori autonomi, che non possono godere di tutta una serie di diritti, dalla ferie alla maternità fino al Tfr, si celano in realtà veri e propri rapporti di lavoro subordinato e dipendente che fanno bene solo alle aziende e calpestano i diritti dei lavoratori.

L’ultima storia che racconta questa triste realtà arriva da Milano dove ha sede principale ma è attiva in tutta Italia la Consulmarketing, azienda specializzata nella raccolta di dati per ricerche di mercato. Nel marzo scorso – secondo quanto racconta un articolo de Il Fatto Quotidiano – l’azienda ha aperto le procedure di licenziamento collettivo per 465 dipendenti su un totale di 1.134 addetti ma, beffa delle beffe, ha offerto a questi stessi dipendenti contratti di lavoro autonomo. La società difende il suo operato lamentando la crisi attuale che vive.

“Il mercato è in forte flessione verso il basso e la perdita del fatturato nell’anno 2015 è stata di 1,5 milioni di euro (…) un calo che ha evidenziato la necessità di ridurre i costi fissi non più sostenibili (…). La società al fine di ridurre gli impatti della presente procedura sul piano sociale, è disponibile a offrire, limitatamente ai dipendenti del settore rilevamenti, dei contratti di lavoro autonomo, nell’ambito del divisato progetto di esternalizzazione di tale attività (…) una proposta di lavoro subordinato che prevede un compenso garantito e una parte variabile incentivante per i collaboratori: tali proposte sono state scartate dai sindacati i quali non hanno nemmeno prospettato ai lavoratori le due possibilità”.

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