Curiosità

8 idee per un utilizzo alternativo delle bustine di gel di silice

Gel di siliceOgni volta che si acquista qualcosa di nuovo, all'interno si torva una bustina di silica gel che serve per tenere l'oggetto asciutto e pulito.

Ma una volta a casa e sistemato l'acquisto, la bustina finisce della spazzatura.

Molti credono che queste bustine sono tossiche o comunque che facciano male, ma che non è vero.

In realtà, possono aiutarci tantissimo nella vita quotidiana.

Cosa contengono queste bustine?

Sono piene di gel di silice.

È un composto chimico che, se non si mangia, non ha alcun effetto tossico.

Piuttosto è possibile utilizzare le perline per molti scopi.

Vi mostriamo 8 idee:

The Green Newspaper: il giornale che diventa un albero

The Green NewspaperFase 1: leggere le notizie- magari relative ad ambiente, clima o deforestazione- sul giornale.

Fase 2: terminata la lettura, piantare il giornale nel terreno.

Fase 3: attendere che la natura faccia la magia e che, da un insieme di carta e inchiostro, nasca la vita.

The Green Newspaper, ideato in Giappone dallo studio pubblicitario Dentsu per l'editore Mainichi Newspapers, è il primo prototipo al mondo di giornale che, se seminato, dà origine a una pianta e, come recita il claim di campagna, "rende il mondo più verde" restituendo alla Terra quanto le è stato sottratto in fase di produzione.

Le materie prime sono rigorosamente naturali e riciclate e contemplano l'utilizzo di rifiuti cartacei, prima disciolti in acqua e poi trasformati in polpa.

Ad essi sono stati in seguito incorporati dei piccoli semi, pressati con il resto del materiale fino alla trasformazione finale in fogli di carta. In termini di eco-sostenibilità l'inchiostro non poteva essere da meno, ed è stato prodotto usando solo sostanze vegetali.

Ogni razza sogna a modo suo

SonnoLo rivela uno studio condotto dall’University of California di San Diego.

Lo studio, durato cinque anni, ha analizzato il sonno di 164 soggetti umani con un polisonnografo, una macchina per polisonnografia che dispone di uno scanner per il cervello, sensori della respirazione e molto altro.

La polisonnografia è il termine usato per indicare una registrazione simultanea di più parametri fisiologici durante la notte, mediante un polisonnigrafo. Normalmente nel corso del test vengono registrati due o più canali EEG, vari canali elettromiografici, i movimenti di torace e addome, il flusso oronasale, la saturazione di ossigeno nel sangue.

Gli scienziati hanno scoperta un’ampia differenza a livello razziale tra partecipanti negri (negri è il termine corretto per i neri subsahariani) e bianchi partecipanti.

Gli individui delle due razze sperimentano il sonno in modo diverso. In poche parole, i soggetti dello studio bianchi raggiungono il sonno a onde lente (SWS nell’acronimo inglese) – che è di qualità superiore – circa il 20 per cento del tempo. I soggetti neri, invece, raggiungono questa qualità di sonno, solo il 15 per cento del tempo. Una differenza molto elevata che supera il 25 per cento. E che dipende esclusivamente dalla differente capacità cerebrale.

Il sonno SWS, detto anche ‘sonno profondo’, è fondamentale nello sviluppo della capacità cognitiva. E ne è anche espressione.

Pagine